Chi ha davanti Gesù quando parla? Folle di gente semplice, forse un po’ di curiosi, qualcuno che cerca un miracolo, qualche amante del sensazionale. Ma la maggior parte dei presenti sono persone che cercano.
Una parola serena, un volto di Dio diverso da quello triste e punitivo che offrivano i sacerdoti nel Tempio e diverso anche dal Signore delle leggi e delle regole dei rabbini, il sabato in sinagoga. Un’aria libera e fresca. E lo stanno ad ascoltare, entra questo soffio di vita nei loro cuori. Si, il padre ha scelto voi, i piccoli, gli ultimi, quelli che non contano nelle stanze del potere Romano a Cesarea o nella vecchia leadership religiosa del Sinedrio a Gerusalemme.
Venite a me, io vi ristorerò. Io riempirò i vostri cuori di quella serenità e di quella forza che non c’è altrove. Ieri come oggi. anzi forse di più oggi. La nostra generazione ha un bisogno profondissimo e radicale di questa parola di serenità, dell’abbraccio di un Dio che per noi si fa creatura, che viene a condividere il nostro sentiero. Senti quella forza dolce e solida che ti avvolge. Nel nostro andare normale. Una luce davvero unica.